Guarda e rispondi

  1. Perché queste statue erano enormi?

  2. Quale senso ha la loro rimozione?

  3. Che cos'è la damnatio memoriae?

Legenda

Tutte le statue di Stalin sono state rimosse dai loro piedistalli, e in alcuni casi, fatte a pezzi. La distruzione delle statue degli “eroi” della rivoluzione comunista ha un forte significato di rottura con il passato.

L’operaio vicino alla statua consente di immaginare le dimensioni dell’intero monumento. L’espressione di Stalin appare indubbiamente severa. Questi due elementi portano a supporre che la statua apparisse come una presenza minacciosa e incombente.

I pezzi sul carretto sono accostati in modo incongruo: lo stivale insieme alla testa. Probabilmente questo accostamento è dovuto a una semplice casualità, ma la scarsa attenzione è un’altra prova del tramonto del rispetto sacrale un tempo dovuto agli eroi del comunismo.

L’eliminazione dei simboli del potere abbattuto non è riservata solo alla caduta dei regimi totalitari: infatti già nell’antica Roma era praticata la damnatio memoriae (condanna della memoria), cioè l’eliminazione di tutte le statue e le iscrizioni dedicate a un imperatore morto e ritenuto indegno.

Descrizione

Note

Stalin in magazzino

1/1